Ma andiamo

Caro Nicolò,

quando provi ad assicurare al mondo che le registrazioni audio della D’Addario rese pubbliche sono “frutto d’invenzione” una divertita associazione d’idee mi fa pensare che tu sia alla frutta.

Gratificante pensare anche che questi file audio non sono nemmeno intercettazioni telefoniche – per la cui messa al bando vi state adoperando – ma registrazioni fatte con il registratore che la D’Addario si portava nella borsetta e che ha potuto tranquillamente tenere, dato che le donne ricevute a Palazzo Grazioli non venivano perquisite. Ma solo svestite dall’Utilizzatore Finale.

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