Vai al contenuto

Sono una donna che non è a sua disposizione

8 ottobre 2009

Dopo la bocciatura del Godo Lodo Alfano, Berlusconi è teso, furioso. Spara contro tutti, Corte, Quirinale, magistratura. In collegamento telefonico con Porta a Porta ne ha anche per Rosy Bindi. Si rivolge a lei e la insulta con queste parole: “Lei è sempre più bella che intelligente. Non mi interessa nulla di ciò che eccepisce”.

Il riferimento alla bellezza fisica è talmente fuori luogo che perfino Vespa si imbarazza e prova a fermarlo, ma Berlusconi è incontenibile. La Bindi, per qualche secondo, tace ma poi tira fuori una frase fulminante, eccezionale: “Sono una donna che non è a sua disposizione“. Punto. Secondo me è da t-shirt.(*)

Gli scandali sessuali prima, poi il risarcimento di 750 milioni a De Benedetti e ieri la bocciatura dell’immunità mettono Berlusconi in una posizione di debolezza politica. E’ vero quello che dice Leonardo, e cioè che quando si tratta di avere un nemico da combattere Berlusconi si trova nel suo ambiente naturale e gli viene facile il solito teatrino rituale, in cui si presenta come la vittima dei comunisti e come il salvatore del Paese, toghe rosse, l’ennemila per cento degli italiani dalla sua parte e via dicendo.

Ma oggi c’è qualcosa di diverso. La solita maschera da clown pare dimenticata, e Berlusconi non riesce a trattenere il suo lato più naturale, e peggiore.

Insultare una donna sul piano dell’avvenenza fisica è la mossa di un maschio maschilista, vecchio cattivo stanco e nemmeno tanto intelligente.

(*) Update: Sulla t-shirt avevo avuto una business idea e non me n’ero nemmeno accorta, mannaggia.

I commenti sono chiusi.