Corpi e ruoli di genere tra stereotipi e realtà
Come richiesto FP presenta un breve report sui contenuti del convegno Corpi e ruoli di genere tra stereotipi e realtà, organizzato da Libertà e Giustizia a Piombino (Centro Gio De Andrè Via della Resistenza, 2) a cui abbiamo partecipato venerdì 13 Maggio, presentando in anteprima il nostro video “Femminismo, la rivoluzione parte da te“.
La sessione del pomeriggio è iniziata con la presentazione del video “Se questa è una donna. Il corpo femminile nei messaggi pubblicitari” di Generat(t)ive (Elisa Giomi e Daniela Pitti), che punta l’attenzione sul ruolo della donna e del suo corpo nella pubblicità e che conclude con la necessità da parte delle donne di riprendersi e costruire un nuovo immaginario. Poi Rossana Cipolletta del blog “Oltre le gambe c’è di più” ha presentato un’interessante inchiesta documentaristica sullo sviluppo dei ruoli delle donne nella pubblicità italiana dagli anni ’50 ad oggi.
Elisa Giomi di Genera(t)tive ha presentato i risultati di un’inchiesta sulla rappresentazione degli omicidi di donne nei media italiani. La ricerca, prendendo in considerazione il 2006, ha mostrato dati interessanti circa la percezione proposta dai media dell’incidenza di una certa tipologia di delitti e la loro reale incidenza. Basti pensare che il 2006 è l’anno in cui è avvenuto l’omicidio di Giovanna Reggiani. Elisa Giomi i ha mostrato come su 179 casi di omicidi di donne da parte di uomini (in tutto il 2006 gli omicidi di donne sono complessivamente 188), ci sia solo un caso di omicidio di una donna da parte di un uomo straniero, ovvero l’omicidio Reggiani. Questo dato cozza con la rappresentazione che i media, in particolare i telegiornali, forniscono ai casi di cronaca che coinvolgono le donne. Sul caso Reggiani e sulla “paura dello straniero” infatti si è modificata notevolmente l’agenda politica e si è costruita la campagna elettorale delle elezioni politiche del 2006.
Nel corso del pomeriggio abbiamo ascoltato Stefano Ciccone, dell’associazione Maschile Plurale, che ha incentrato la sua relazione sul tema del desiderio, quello maschile spesso costretto in schemi tradizionali, e quello femminile che non è mai considerato. La donna viene riconosciuta e ricompresa nel modello di una sessualità di servizio, in cui è strumento volto a soddisfare il desiderio maschile. Gli uomini però hanno pagato il loro potere e la loro posizione con la miseria della loro sessualità e delle loro relazioni. L’analisi di Stefano si conclude con l’affermazione della necessità di modificare tale situazione, mettendo al centro il desiderio femminile e liberando il desiderio maschile dagli schemi tradizionali al fine di produrre delle relazioni di qualità che diventino così incontro nuovo tra soggettività.
Il convegno è proseguito in serata con la tavola rotonda e dibattito sul tema: “Verso un nuovo femminismo?”. Per introdurre il tema è stato proiettato il video di Liliana Barchesi “Storia di donne”, che ripercorre attraverso scatti fotografici degli anni ’70 il femminismo e le conquiste dell’epoca, con particolare attenzione al clima di novità e cambiamento del periodo e alla molteplicità di donne e destini che si incrociarono in quegli anni. Femminile Plurale ha proiettato il video: “Femminismo: la rivoluzione parte da te” e ha proposto una relazione sulla necessità di pensare un nuovo femminismo (a breve il testo della relazione).
Cogliamo l’occasione per ringraziare di cuore l’associazione Libertà e Giustizia che ci ha invitate, le relatrici e i relatori della giornata e tutte le persone che vi hanno partecipato!
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I commenti sono chiusi.
E’ una cosa che ho sempre pensato – e probabilmente si tratta di una banalità ma mi è capitato di trovare qualcuno in disaccordo con me su questa questione. Nel video chiedete quanto conti la bellezza per una donna e quanto per un uomo. Il punto è che secondo me l’uomo-non-bello ha molte altre possibilità: può essere l’uomo-intellettuale, intelligente, spiritoso, buffone, macho, alternativo, responsabile, simpatico, comprensivo, vincente, ricco… Sicuramente esiste il modello di uomo figo palestrato ma non c’è solo quello, gli è data la possibilità di scegliere di rifarsi a un modello differente (peraltro adeguabile alle diverse età). Ciascuno di questi modelli non potrà attirare tutte le donne, le donne non sono tutte uguali, hanno sensibilità diverse e sono attratte da uomini diversi, ma potrà avere successo con determinate categorie. Ma un donna-non-bella, invece, quali possibilità ha? Essere una donna-non-bella-MA-intelligente…Deve fare uno sforzo molto maggiore per essere accettata. Quello che voglio dire è che la bellezza in una donna è (spesso) la prima cosa che si considera, poi viene il resto. E gli stereotipi estetici con cui le donne devono confrontarsi sono molto più definiti rispetto a quelli maschili. Credo sia molto più facile trovare una donna che sia bella (o forse in realtà meglio dire, risultando un po’ più volgari “figa”/… perché secondo me sono due concetti diversi) per i vari modelli di uomo (il macho, l’intellettuale, il ricco, lo spiritoso…), piuttosto che il contrario.
A parte il fatto che anche gli uomini non sono tutti uguali e non è detto che a tutti piaccia uno stesso tipo di bellezza femminile, una donna bella per qualcuno può essere insignificante per qualcun’altro..vuoi forse dire che anche un uomo brutto o “non figo” può trovare una “figa” (uso il termine che hai usato tu) o semplicemente una bella donna che lo desideri? Guarda, in quanto uomo magrolino e occhialuto, introverso e insicuro (insomma quello che volgarmente si definirebbe “sfigato”) mi auguro tu abbia ragione..io devo ancora incontrarla.
poi per innamorarsi certo non basta l’attrazione fisica che pure è fondamentale (non neghiamolo) ma da sola non è sufficiente. Uomini e donne guardano anche ad altro se vogliono una relazione sentimentale…
comunque trovare un compagno o una compagna non è un diritto costituzionale, se capita bene, se non capita.. pazienza, si può vivere anche single
“io devo ancora incontrarla”: bè ammetto che questo è un po’ colpa mia: a causa della mia insicurezza non ho mai fatto molto per cercarla.
Paolo 1984: lo so che non è facile. Ma talvolta, per avere le idee chiare e per poter fare discorsi generali che abbracciano il sociale, occorrerebbe guardare al di là della propria singola esperienza personale. Se tu sei brutto/sfigato etc etc etc. e non riesci a trovare una donna, ciò non significa che sia così per tutti gli uomini brutti. Basti pensare a quanti uomini anziani si accompagnano a belle ventenni, a quanti uomini brutti si vedano in tv (a differenza delle donne), a quanto la condanna sociale della bruttezza sia eminentemente rivolta nei confronti delle donne. Che poi la tua esperienza personale dica un’altra cosa, beh ciò non inficia minimamente il discorso che facciamo, che vuole comprendere un fenomeno ben più generale della vita di Paolo1984.
Ciao Paolo1984, procedo per punti – non per freddezza ma per fare ordine, altrimenti finisce che mi dimentico di quello che voglio dir(ti):
– “non è detto che a tutti piaccia uno stesso tipo di bellezza femminile, una donna bella per qualcuno può essere insignificante per qualcun’altro..”: sono d’accordissimo con te ed è per questo che ho usato il più volgare termine “figa” che nulla ha a che fare con la relazione sentimentale a mio parere e che meglio fa vedere ciò che io intendevo; volevo dire che credo esista di più lo stereotipo (estetico) mediamente riconosciuto dal genere opposto della figa che del figo;
– “vuoi forse dire che anche un uomo brutto o “non figo” può trovare una “figa” (uso il termine che hai usato tu) o semplicemente una bella donna che lo desideri?” : non esattamente. Diciamo che l’uomo non figo ne ha quantomeno la possibilità se è quello che ricerca in una donna mentre credo che non sia vero il contrario. Poi naturalmente ogni generalizzazione è falsa, ma quello che voglio dire io (ma posso anche sbagliarmi) è che un uomo può rifarsi a più modelli egualmente apprezzati dalle donne mentre una donna-non-bella deve darsi da fare molto di più per dimostrare il proprio valore oltre le apparenze, non ha un modello alternativo – l’alternativa può venire solo da lei stessa;
– per il resto concordo pienamente con te.
Detto tutto questo vorrei anche aggiungere ancora due cose -su cui in realtà non tutti sono sempre d’accordo- e cioè :
1- che le donne, oggettivamente, sono più belle degli uomini e
2- che gli uomini hanno una maggiore attrazione fisica visiva rispetto alle donne le quali invece necessitano a mio avviso di più di una “situazione”, di un coinvolgimento più completo per essere attratte anche fisicamente da un uomo.
Può essere che ancora una volta mi sbagli, spesso mi è stato detto che sono un’ingenua e un caso a parte, diciamo però che parlo per esperienza personale (e non vivo chiusa in una caverna).
Cara Maddalena, a giorni uscirà la relazione che Varvarapetrovna ha fatto a Piombino sul tema della bellezza. Il video rappresenta uno strumento che abbiamo usato per fare poi un’analisi più complessa. In questa relazione troverai molti spunti interessanti che vanno incontro alle idee che hai sostenuto sul tuo commento.