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La quota blu – Giovannino

13 settembre 2009

Allegria!

Silvio_Berlusconi_e_Mike_Bongiorno_anni_80E’ morto Mike Bongiorno. Quando ho appreso la notizia dal sito di Repubblica non ci potevo credere: ho sempre pensato che fosse un robot, o che andasse a pile. Come Andreotti, Vianello, Pippo Baudo, o lo stesso B., era uno di quei personaggi di plastica che non sembrano essere completamente umani. Forse perché ero abituato a vederlo, le malaugurate volte che mi capitava davanti agli occhi, attraverso lo schermo televisivo, forse perché, come la Chiesa Cattolica di Roma, sembra che ci sia da sempre. D’altronde già ai tempi del buon Rino Gaetano, il suo nome era indissolubilmente associato all’Italia (“Mike Bongiorno, Nuntereggae più!”).  Che ci piaccia o no, con lui se ne va un pezzo del nostro paese, un pezzo importante. Ma qualcuno si è mai chiesto che odore emana quel pezzo? Più ci penso, più mi viene in mente il bidone dell’immondizia del ristorante turco che c’è sotto casa mia, e come profuma il sabato, prima che lo svuotino.

Insomma, come al solito qui da noi si piagnucola, ci si commuove, si sventolano attestati di postuma stima, ci si attiene al solito gioco del “chi fa la pippa migliore al morto?”. Come al solito, siamo un paese di necrofili. Mia nonna mi diceva: “Chi parla male dei morti va all’inferno”. Visto che secondo me un inferno peggiore dell’Italia 2009 non può esistere, mi tolgo qualche sassolino. Scusa nonna.

Su una cosa non c’è alcun dubbio. Mike Bongiorno è stato un grandissimo innovatore nel mondo dello spettacolo, e senza di lui tantissime cose con le quali siamo cresciuti non esisterebbero. Ad esempio, il buon italo-americano ha inventato le sponsorizzazioni. Che cos’è una sponsorizzazione? Sempilice. Un programma costa dei soldi, spesso non pochi, quindi perché non contattare un’azienda che, in cambio di uno spazio pubblicitario durante il programma, lo finanzi? Vi ricordate quando, nel bel mezzo dei cartoni animati, tutto si fermava e c’erano le facce sorridenti di quei due disperati che ora vendono pentole che ci dicevano quanto fosse irrinunciabile il nuovo giocattolo della ditta X? Ecco, il grande Mike ha portato questo dall’America. Grazie di cuore.

Una volta scoperto questo meccanismo perfetto, il vaso di Pandora della cosiddetta “TV commerciale” era scoperchiato. Dobbiamo vendere qualcosa? Allora perché non sbatterci vicino un bel pezzo di carne femminile? Ed ecco che magicamente apparvero le vallette. Non voglio affermare che, se la tv è pura spazzatura, la colpa sia da attribuire al defunto in questione, ma sicuramente qui siamo nell’Olimpo di chi ha contribuito a rendere il quarto potere un contenitore di fumo, lustrini, culi e pubblicità: il fatto che tutti lo onorino come un eroe nazionale è emblematico: in effetti, lo è. Ha contribuito a eliminare dal piccolo schermo quelle cose fastidiose e assolutamente non redditizie come la cultura, sostituendole con la pubblicità del dentifricio.

Se poi vogliamo mettere il dito nella piaga, il buon Mike ha fatto della stima verso B. un tratto fondamentale della sua vita, come quando nel ’94, in piena campagna elettorale, disse candidamente che B. quello che promette lo fa. Abbiamo visto, grazie della dritta. In effetti sono una coppia perfetta, uno ci mette i soldi, l’altro la faccia: si completano a vicenda, come un magnaccia e la sua protetta. La cosa più commovente è stato poi vedere come, una volta diventato troppo vecchio per il giochino, il nostro eroe sia stato brutalmente scaricato.

Questo per spiegare il sollievo che mi ha colto quando ho appreso la notizia: significa che questa gente non è veramenente immortale, che come tutti noi alla fine sotto terra ci vanno, quindi il mio augurio è che, insieme a lui, possa morire un pezzo di Italia che ha contribuito, fin da quando eravamo piccoli, a farci diventare un po’ peggiori, un po’ più stupidi, un po’ più “italiani”.

Ah quasi dimenticavo: per gli appassionati dei giochi online, udite udite: Grande Concorso a Premi di Giovannino! La domanda è: “Chi sarà il prossimo a morire?” B., Pippo Baudo, Andreotti o Ratzinger? Ricchissimi premi in palio, tra cui:

  • la divisa della Hitlerjugend di Sua Santità Benedetto XVI
  • un’ampolla contente vero sangue di Andreotti, che ad ogni anniversario della strage di Capaci si scioglie
  • una foto autografata di Baudo, che lo ritrae prima che sostituissero la sua pelle con della cera
  • un documento firmato da Dio che afferma che B. è davvero suo figlio.

Rispondete numerosi!

P.S. Avete notato che in questa foto B. è identico a Jack Nicholson in Shining? Guardare per credere…

Shining

5 commenti
  1. 14 settembre 2009 10:54

    Io punto tutto su Ratzinger 🙂

    bell’articolo by the way, che si dissocia finalmente dal grande coro di piagnistei e ricordi mielosi che si era levato in questi giorni…

    • Giovannino permalink*
      14 settembre 2009 18:27

      Benissimo, abbiamo una puntata su B. e una su Ratzi…venghino signori venghino, i giochi sono ancora aperti, almeno finchè Nostro Padre Onnipotente Lassù Nel Cielo Tra Gli Angeli non deciderà finalmente di chiamare a sè qualche altro componente della masnada di stronzi che da anni insozza il nostro paese, di cui lui peraltro è parte integrante (almeno come idea). Personalmente non ho una preferenza. Ma se, per caso, da domani avessimo un Senatore A Vita in meno (quello gobbo), triste non sarei…alla prossima!
      Giovannino

  2. 14 settembre 2009 16:21

    Partecipo Giovà! Punto su B. Stiamo a vedere se la luccicanza funziona… :-]

  3. antigonexxx permalink*
    15 settembre 2009 10:43

    io punto su papi ratzinger!
    (se vinco voglio la divisa del compianto!)

  4. varvarapetrovna permalink*
    27 settembre 2009 17:54

    non si può puntare (sperando…) su tutti e quattro????

I commenti sono chiusi.